Giaggiolo

A partire dal 2012 al Piano di Erboli è iniziata la coltivazione dell’Iris Pallida, comunemente chiamato giaggiolo. L’iris o Giaggiolo è una pianta di elevato pregio: è il simbolo di Firenze, impropriamente detto giglio, viene utilizzata come pianta ornamentale per la bellezza del suo fiore ed è fortemente apprezzata in campo cosmetico. Il giaggiolo ha un elevato valore paesaggistico, nella tradizione collinare toscana nelle aree dei monti del Chianti e alle pendici del Pratomagno, con i suoi bellissimi fiori che si mescolano agli oliveti e vigneti. Chiunque si trovi, nel mese di maggio, tra le campagne delle zone collinari del Chianti o del Pratomagno, rimarrà sicuramente colpito dallo spettacolo offerto dalle distese di giaggioli, coltivati nei campi terrazzati.
I rizomi di questa pianta contengono un'essenza, l'iridione, dal delicato e persistente odore di violetta e di mammola. La coltivazione del giaggiolo ha una durata di 3 anni. Al termine del ciclo colturale le piante vengono estratte dal terreno e lavorate per la pulitura del rizoma. I rizomi lavorati andranno alla Cooperativa, Associazione Toscana del Giaggiolo, che ha sede a Castelfranco di Sopra (AR) la quale spedirà il prodotto a Grasse, capitale mondiale del profumo.
Dai rizomi estratti e lavorati si utilizza il suo rizoma ricco di amido e di un olio essenziale assai aromatico.  In profumeria il suo olio essenziale viene usato in molti profumi prodotti dalle grandi marche della moda e non solo come Prada, Dior, Erbolario, Chanel n°5, Armani, mentre nel settore delle bevande i rizomi sono impiegati per aromatizzare liquori dolci come il gin Bombay, Bacardi, Gin Magellan, Martini.